Le IENE, ennesimo FLOP

Pseudomedicine

Il programma televisivo di italia 1, LE IENE,  ha colpito ancora…
Quello che dovrebbe essere una sorta di punto di riferimento per tutta quella gente che viene truffata, a cui vengono tolti  e ignorati certi diritti e dovrebbe difendere noi italiani da chi promette  cure miracolose senza nemmeno essere medici, a quanto pare non lo fa nel modo giusto.
Il “caro” Giulio Golia, vecchia conoscenza di Scetticamente fin dai tempi dell’ormai famoso caso VIDATOX, il presunto  rimedio anticancro ricavato dal veleno degli scorpioni,   ha nuovamente messo in piedi un caso mediatico sfruttando il dolore di piccole creature innocenti  affette da malattie congenite purtroppo molto gravi.
Senza entrare nel dettaglio specifico del metodo Vannoni , trovate tutta la storia qui http://medbunker.blogspot.it/2013/03/cure-con-staminali-litalia-dei-pifferai.html, vorrei solo soffermarmi sul fatto che non è proprio concepibile che un programma che dovrebbe, come detto, difendere i cittadini e diffondere la verità, si schieri così apertamente dalla parte di una cura studiata e somministrata da un tipo che non ha nemmeno una laurea in medicina.
Si potrebbe obiettare sul fatto che i genitori intervistati da Golia abbiano o meno il diritto di scegliere le “cure alternative” per  provare a salvare i loro figli, ma  quelli delle iene avrebbero dovuto almeno interpellare qualche vero specialista in materia prima di scagliarsi contro le istituzioni italiane che hanno, di fatto, sospeso quella particolare e palesemente irregolare somministrazione di cellule staminali.
Di certo le impressioni di un miglioramento, dopo la suddetta cura,  da parte dei genitori stessi non può essere considerata come una prova di efficacia, dato che in campo medico non funziona così (altrimenti le analisi del sangue e tutti gli strumenti tecnologici di diagnosi che ci starebbero a fare?).
Il fatto che questi padri e madri si siano appellati alle iene non implica certo che siano nel giusto,  basti pensare ad altri recenti e gravi casi, tipo il caso Simoncini e le sue somministrazioni di bicarbonato per curare il cancro che in alcuni casi ha portato alla morte del paziente proprio a causa della “cura miracolosa” che avrebbe dovuto salvarlo.
E il  “buon caro” Giulio Golia manco si è sprecato a dire, nel suo servizio, che  Vannoni , l’ideatore della cura a lui citata, non è neanche  un medico.
Chissà perché, eh?
Quale genitore, anche disperato, potrebbe affidare il proprio figlio alle cure di uno che è laureato in lettere se davvero fosse messo a conoscenza di questo fatto?
Credo nessuno.
Quindi mi chiedo: che credibilità possono avere questi servizi delle iene se argomenti così delicati, insidiosi e pericolosi vengono trattati in modo così superficiale?
E  l’appello per far cambiare idea al ministero  della sanità di Celentano?
Questi VIP che fanno i paladini della giustizia a sproposito senza la benché minima conoscenza degli argomenti trattati  sinceramente è intollerabile. Il vero giornalismo dovrebbe prevedere un’accurata ricerca di informazioni attraverso varie fonti e non abbracciare l’ormai collaudato metodo dello sfruttamento dell’empatia che si instaura tra il pubblico e quelli che, spinti dalla disperazione, si affidano ai media per portare avanti quella che ritengono una giusta battaglia. L’importante, in fin dei conti, è fare audience, che poi le notizie siano inesatte non ha importanza.
Complimentoni ancora per il cattivo gusto e per la faziosità con cui si è occupato del caso.

Luigi De Conti

Aggiornamento a cura di Luigi De Conti

Nelle ultime ore la comunità scientifica è intervenuta sul caso mettendo in chiaro il fatto che l’uso di cellule staminali, nel caso citato, è inutile ed è tutt’altro che un metodo scientificamente comprovato. Come anche riportato in un servizio del TG3, servizio di vero giornalismo in cui si è spiegato il caso, dando voce ad entrambe le parti, genitori che vogliono continuare la terapia e comunità scientifica, alcuni medici e ricercatori hanno pubblicato una lettera aperta rivolta al ministro della Sanità in cui si dice che cedere alle pressioni dei genitori di Sofia (e anche all’opinione pubblica forviata da un pessimo servizio giornalistico fazioso) significa di fatto dare un riconoscimento pubblico a delle terapie che non lo sono affatto, creando un pericoloso precedente. L’articolo completo qui: http://www.lastampa.it/2013/03/15/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/staminali-lettera-aperta-al-ministro-della-sanita-26fUz0SvvJLtlulJCWZzYN/pagina.html Anche Telethon dice la sua, “Attenzione a definire ‘terapia’ ciò che non lo è” come riportato qui: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?approfondimento_id=3311
Finalmente la verità sulle cure con cellule staminali sta venendo a galla, e ora sarebbe il caso che quel “qualcuno” che ha creato questo enorme e pericoloso caso mediatico faccia una rettifica e spieghi perché ha omesso di specificare che la terapia in questione non ha nulla di scientifico. Bastava fare questa premessa, all’inizio dei suoi servizi televisivo, spiegandolo anche al papà e alla mamma di Sofia e a tutte le persone che ha raccolto le testimonianze, e tutto avrebbe avuto una luce diversa. Probabilmente non sarebbe servito a convincere i genitori della piccola, ma almeno Golia delle Iene si sarebbe comportato in modo onesto. Poi avrebbe anche potuto portare avanti la sua campagna personale come ha fatto fino ad ora, se davvero pensava di essere nel giusto, ma per lo meno non avrebbe omesso fondamentali informazioni al pubblico. Per il momento è tutto, ma credo che la discussione mediatica sul caso continuerà ancora a lungo, purtroppo.

Contributo di Anna Atzori

Stamina Foundation nasce nel 2009 dalla volontà del presidente prof. Davide Vannoni per “sostenere la ricerca sulle cellule staminali mesenchimali e per diffondere la cultura della medicina rigenerativa” (http://www.staminafoundation.org/)
Secondo quanto scritto nel sito riportato poc’anzi , “il trapianto di cellule staminali adulte non rappresenta soltanto una speranza per il futuro ma è una realtà già sperimentata con risultati documentati”
Vorrei soffermarmi proprio su questo punto: risultati documentati. Dai dati che emergono cercando in rete e su PubMed non ci sono risultati documentati da parte di stamina foundation e da Vannoni. Niente articoli in Peer Review.
Dove sono questi dati derivanti dalle ricerche? Quali sono i protocolli seguiti da stamina? Ci vengono incontro i ricercatori qui http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?approfondimento_id=3311 e qui http://www.lastampa.it/2013/03/15/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/staminali-lettera-aperta-al-ministro-della-sanita-26fUz0SvvJLtlulJCWZzYN/pagina.html aiutandoci a comprendere meglio che la ricerca non è così semplice come si pensa.
In questi giorni la sommossa popolare a favore di queste terapie è stata ampia su internet e in particolare su FB, in molti non sanno come stanno realmente le cose e l’inviato delle Iene che non fa le dovute precisazioni non aiuta certo. Nell’articolo di seguito trovate la storia di Vannoni e Andolina, il suo socio: http://www.giornalettismo.com/archives/822095/le-verita-su-vannoni-e-la-stamina-foundation/
Se tante persone avessero un briciolo di razionalità in più e pensassero e agissero meno di “pancia” potrebbero usare quel grande strumento informatico che è google per informarsi su cosa vuol dire fare vera ricerca scientifica e farsi una idea meno emotiva di tutta la vicenda della piccola Sofia e della sua famiglia a cui comunque va il nostro pensiero.

Aggiornamento del 18 Marzo – cura di Luigi De Conti

Ieri sera è andato in onda un altro servizio di Giulio Golia delle IENE, visibile qui: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/379039/golia-salvare-la-vita-con-le-staminali.html
A quanto mi è parso di capire ha abbassato il tiro, facendo parzialmente dietro front: intanto ha messo un punto interrogativo sul titolo del servizio, poi si è “sprecato” a spiegare che il metodo Vannoni non è scientificamente riconosciuto. Non è vero invece che i magistrati e il ministero hanno imposto il blocco della terapia solo perché il laboratorio era sporco, ma anche ( e soprattutto) per altri fattori, come spiegato da MedBunker nel suo articolo: http://medbunker.blogspot.it/2013/03/cure-con-staminali-litalia-dei-pifferai.html Poi ha intervistato il vicepresidente della fondazione STAMINA che, a differenza di Vannoni , una laurea in medicina ce l’ha per davvero, e su questo non si discute.
C’è da discutere invece sul fatto che si chieda allo stesso dottor Andolina se il suo metodo sia efficace o no, dato che ne è direttamente coinvolto. Cosa mai potrà rispondere costui, ovviamente?
Tra l’altro il sottoscritto e altri contestavano il fatto che Vannoni non è un medico, non Andolina. Naturalmente questi poi tira in ballo il solito complotto delle case farmaceutiche per giustificare il fatto che il metodo di cui si fa portavoce non viene considerato e riconosciuto dalla comunità scientifica; addirittura accusa gli altri di arroganza e scarsa cultura, quasi fossero invidiosi del metodo Vannoni. E riesce a dare la colpa ai medici che mettono in chiaro subito il fatto che per i pazienti affetti da quella malattia non ci sono cure se questi poveri poi bambini muoiono.
Per non parlare della accuse rivolte a Telethon…
Ma quale complotto ci potrebbe mai essere? Se il suddetto metodo fosse veramente efficace e miracoloso, come sembra ripetere anche Andolina, sarebbe l’elevato numero di pazienti guariti a parlare per lui.
Eppure non mi risulta che Golia ne abbia intervistato nemmeno uno, tranne alcuni genitori che sostengono che i loro figli sono migliorati subito dopo il primo ciclo.
O il caso della piccola Celeste affetta da SMA1, che addirittura avrebbe riacquistato la vista dopo il primo ciclo di cure.
Vorremo , tanto per cominciare, vedere tutte le cartelle cliniche del prima e del dopo, così, per essere sicuri, ma poi però mi chiedo ANCHE come mai citi SOLO quell’unico caso. Forse perché non ne esistono altri? Ricordo che un SOLO caso, al contrario di quello che viene affermato, non ha nulla di scientifico riguardo alla validità del metodo da lui proposto.
Quante sedute di innesto di cellule staminali servono poi per guarire?
Anche sotto questo aspetto, come detto, è tutto molto vago: si guarisce, non si guarisce? Abbiamo solo dei miglioramenti come nel caso di Celeste?
Comunque alla fine Golia ha ammesso, seppur parzialmente, che non ci sono garanzie che il metodo proposto dalla fondazione STAMINA funzioni, cosa che però avrebbe dovuto mettere in chiaro fin dal primo servizio, prima di scatenare una rivolta mediatica nei confronti del ministro della Sanità.
Per il momento è tutto.
Forse…

25 comments

  • [quote name=”Andrea”]Sig De Conti,non le auguro che capiti una didgrazia del genere alla sua famiglia ma mi piacerebbe sapere se dinnanzi ad una tragedia del genere lei si soffermerebbe a guardare uno stupido pezzo di carta lasciando morire la sua creatura….prima di sentenziare usi il cervello.Concordo che Golia non ha creato un contraddittorio intervistando anche chi fosse contro le Staminali ma si potrebbe dire anche il contrario!!Dopo il tentativo di intervistare il ministro della sanità che fingeva di non sentire al telefono cosa ci voleva a rilasciare delle interviste risolutive?!Si vergogni di aver scritto quello che ha scritto…e mi stupisco che qualcuno possa anche darle corda
    Saluti non cordiali[/quote]
    Sono papà da poco, neanche 2 mesi e devo dire di essere stato, insieme a mia moglie, molto colpito da servizio sulla povera Sofia ma come dice Rosa ci penserei bene ad inniettare a mio figlio qualcosa di cui non si sa nulla.
    Sono portatore di una “malattia rara”, la mia prima preoccupazione, alla notizia della gravidanza, è stata la possibilità di una possibile trasmissione a mio figlio, per cui capisco e giustifico i genitori di quella povera bimba ma continuerò a considerare il “dottore in lettere” come un truffatore che sfrutta il dolore e la speranza di povere persone per il proprio tornaconto economico!!!

  • Mi auguro veramente che il suo malcontento non derivi da qualche esperienza personale, ma a parte il fatto che non amiamo molto la maleducazione e l’intolleranza verso gli altri, entrambe cose che sta dimostrando nei confronti di Luigi De Conti, sinceramente non vedo nulla di cui il nostro amico si dovrebbe vergognare.
    Si dovrebbe forse vergognare perché non accetta chi approifitta della sofferenza altrui per fare un programma televisivo?
    Si dovrebbe vergognare perché non accetta chi approfitta degli altri per portare avanti un messaggio?
    Si dovrebbe vergognare perché cerca di informare in maniera scientifica per evitare che chi soffre cada in mani sbagliate?
    In definitiva si dovrebbe vergognare perché vorrebbe aiutare chi soffre a capire che non è la strada giusta perché oltre al danno della natura potrebbero anche incorrere nella beffa umana?

    Sinceramente credo che abbia una percezione sbagliata del termine vergogna.

    [quote name=”Andrea”]Sig De Conti,non le auguro che capiti una didgrazia del genere alla sua famiglia ma mi piacerebbe sapere se dinnanzi ad una tragedia del genere lei si soffermerebbe a guardare uno stupido pezzo di carta lasciando morire la sua creatura….prima di sentenziare usi il cervello.Concordo che Golia non ha creato un contraddittorio intervistando anche chi fosse contro le Staminali ma si potrebbe dire anche il contrario!!Dopo il tentativo di intervistare il ministro della sanità che fingeva di non sentire al telefono cosa ci voleva a rilasciare delle interviste risolutive?!Si vergogni di aver scritto quello che ha scritto…e mi stupisco che qualcuno possa anche darle corda
    Saluti non cordiali[/quote]

  • [quote name=”Matteo”]Gli studi finora fatti spesso e volentieri coincidono con gli interessi delle case farmaceutiche. Un caso? Non so[/quote]

    Andiamo bene….

  • E pensare che Golia in fondo (a parte i servizi escozul e stamina)mi e’piaciuto per le sue lotta in africa e altri servizi .Non capisco perche’ in questa situazione non abbia usato le stesse procedure che tanto lo aanno distinto nei suoi servizi. Mah!!! peccato, non credo che anche ammettere di avere sbagliato posaa rovinare la sua carriera .Comunque un risposta a tutto cio da parte sua sarebbe ben accetta.

  • Purtroppo anche la iena TRincia l’ha fatta fuori.Strano, perche’ nei suoi servizi di solito e’ meticoloso . non capisco queste procedure da parte delle iene quando si parla della salute,sono rimasto deluso da Trincia,mi piaceva.Speriamo non finisca come i servizi di Golia su stamina sigh!!!

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