Passaggi curvi. I misteri delle dimensioni nascoste dell’universo

Libri

Lisa Randall
Il Saggiatore, 2006
pp. 509, € 22,00

Quando all’inizio del secolo scorso il fisico inglese Lord Kelvin disse: “Ormai in fisica non c’è più nulla di nuovo da scoprire”, non aveva la benché minima idea del fatto che al contrario si era arrivati ad intaccare appena la conoscenza delle meraviglie nascoste della scienza che regola l’universo. Con la relatività di Einstein prima, con la meccanica quantistica poi, la fisica del XX secolo ha vissuto un periodo di enorme fermento conoscitivo che ancora non ha trovato fine; ne è prova il lavoro del LHC presso il CERN di Ginevra.

Tra le più recenti teorie fisiche che cercano di spiegare i misteri del nostro cosmo non si può ignorare quella che, se dimostrata, porterebbe ad un cambiamento radicale della nostra attuale interpretazione, introducendo concetti astrusi impossibili anche solo da immaginare: la teoria delle stringhe. Secondo questa teoria il comportamento dell’intero universo è regolato da stringhe vibranti e, in base a come esse eseguono queste vibrazioni, si forma l’enorme sinfonia cosmica che è il nostro universo, dalle particelle subatomiche alle enormi galassie, passando per la vita.

Ma la teoria non si ferma qui, spingendosi ad ipotizzare l’esistenza di dimensioni spaziali oltre le tre conosciute, cosa necessaria per dimostrare la teoria stessa, oltre all’ipotesi di universi paralleli che a volte interagiscono tra di loro. La fisica statunitense Lisa Randall è una dei sostenitori della teoria delle stringhe e con questo libro, Passaggi Curvi. I misteri delle dimensioni nascoste dell’Universo, cerca di spiegare in maniera accessibile quali siano i fondamenti di questa teoria, che oscilla tra le più innovative scoperte scientifiche moderne e la fantascienza.

Se la Randall si fosse limitata a descrivere la teoria, ci si troverebbe in mano un testo quasi per iniziati, ma il libro si spinge in tutte le direzioni della fisica moderna spiegando in maniera semplice e nel complesso accessibile la teoria della relatività, il concetto di indeterminazione e naturalmente la teoria delle stringhe.

Passaggi Curvi non è una lettura adatta a tutti: il linguaggio cerca di essere il più semplice possibile, ma senza delle basi di fisica la comprensione risulta compromessa; resta, però, comunque una lettura coinvolgente, in cui il confine tra scienza e fantasia è molto labile e che analizza una delle teorie più controverse della fisica moderna, non accettata da alcuni membri della comunità scientifica e la cui dimostrazione lascerebbe aperte tante porte a potenzialità finora oscure e inaccessibili, che alcuni potrebbero definire paranormali.

Luca Menichelli

Recensione pubblicata sul numero 4 di Query.

Lascia un commento

17 − quattro =