Il coccodrillo che miagolava

Criptozoologia

Nei primi giorni di maggio del 2013, sulla spiaggia del Poetto, a Cagliari, la carcassa di un animale ha attratto l’attenzione di chi passava da quelle parti, del giornale “L’unione sarda” e della televisione locale Videolina. Il corpo era già in decomposizione, con la testa e le zampe ormai ridotte alle sole ossa. Nel telegiornale di Videolina del 3 maggio si diceva che erano “tante le ipotesi: un rettile, magari un’iguana, oppure una nutria o ancora un mammifero” (a dire il vero, la nutria è un mammifero). Un turista suggeriva che potesse essere un piccolo coccodrillo. Fatta eccezione per quella della “forma aliena”, sulla quale si può sorvolare senza dire altro, quella del coccodrillo era l’ipotesi più evidentemente errata, ma era proprio quest’ultima che spuntava nel titolo dell’articolo pubblicato su “L’unione sarda” nella sua versione online: Poetto, resti di uno strano animale. I bagnanti: “E’ un coccodrillo” (l’articolo è stato poi completamente riscritto, titolo compreso, come diremo più avanti). L’articolo era accompagnato da una serie di foto

Oltre a quelle già riferite sopra, venivano presentate altre due ipotesi: tartaruga senza corazza e cane. L’idea di una tartaruga senza corazza è comunque già di per sé problematica: la corazza non è un semplice guscio in cui il rettile si rifugia, ma fa parte del suo scheletro e una tartaruga cui è stata tolta la corazza dovrebbe mostrare delle serie lesioni su dorso e ventre. In un servizio del telegiornale del giorno seguente (4 maggio) si diceva che la pella sembrava da rettile, ma non il cranio. In realtà neppure la pelle sembra da rettile. Non lo sono neppure il cranio (su questo ha dunque ragione il tg) e la dentatura. Quindi, tra le ipotesi sopra ricordate possiamo subito escludere le tartarughe (che neppure hanno i denti, oltre a quanto si è già detto sulla mancanza della corazza), le iguane e i coccodrilli (per i quali, comunque, è davvero difficile vedere una qualunque sia pur vaga somiglianza con l’animale del Poetto). La bestiola è sicuramente un mammifero.

In una delle foto pubblicate da “L’unione sarda” si vedono bene i due lunghi canini della mascella e questo basta per scartare anche la nutria, un mammifero dell’ordine dei roditori, che non ha canini.

Tra le ipotesi avanzate ci resta a questo punto solo quella del cane. L’animale di Cagliari è certamente un mammifero dell’ordine dei carnivori, ordine al quale appartiene anche il cane, ma si tratta proprio di un cane? Di questa opinione era un veterinario che, interpellato da Videolina nel tg del 4 maggio, rispondeva che a lui sembrava assolutamente un cane, aggiungendo però che sarebbe stato bene vederlo da vicino. E’ quello che ha fatto Marco Mura, biologo dell’università di Cagliari, che esaminando i resti della povera bestiola è giunto a una diversa conclusione: l’animale era un gatto. Il suo parere viene riferito dal telegiornale di Videolina del 5 maggio e da una nuova versione dell’articolo su “L’unione sarda” che sostituisce la precedente con il nuovo titolo Poetto, risolto giallo dello scheletro. Non è un coccodrillo: solo un gatto. Cane o gatto, dunque? Già guardando le prime foto pubblicate da “L’unione sarda”, si deve optare per il gatto.

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Qui a sinistra, si può confrontare una visione dorsale del cranio dell’anima le di Cagliari con un’immagine relativa al gatto tratta da una pagina dei corsi della University of Washington.

Per quanto riguarda la visione frontale del cranio, la forma della cavità del naso può apparire a prima vista diversa da

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quella del cranio di un gatto, ma, come è facile constatare, ciò è dovuto alla rottura dell’osso nasale e dell’osso premascellare. Nella foto qui sotto, il cranio dell’animale della spiaggia cagliaritana è messo a confronto con un cranio di gatto con osso nasale e premascellare integri (ma senza mandibola – foto di Forest e Kim Starr, da Wikimedia Commons).

Nel servizio del telegiornale del 5 maggio, mentre l’animale viene maneggiato dal biologo, si vedono i denti

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dell’animale. La dentatura è chiaramente quella di un gatto. Sulla mandibola (immagine a destra qui sotto) si distinguono nettamente un canino (nell’immagine l’ho indicato con la C), due premolari (P1 e P2) e un molare (M): numero e forma sono esattamente quelli del gatto. I cani hanno invece nella mandibola, dopo il canino, quattro premolari e tre molari. Sia nei cani che nei gatti tra i due canini ci sono sei incisivi.

Sulla mascella (immagine a sinistra qui sotto) si notano il canino (C), seguito dal primo premolare (P1), che, di dimensioni molto ridotte, si vede appena dietro al canino, e dai due altri premolari (P2 e P3 – i gatti hanno infatti nella mascella un premolare in più rispetto alla mandibola dove, come abbiamo visto, sono due). La serie dei denti della mascella del gatto è completata da un piccolo molare. Anche in questo caso, tutto corrisponde perfettamente con l’ipotesi del gatto.

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Chi vede le foto potrebbe avere l’impressione che si tratti di un animale più grosso di quanto realmente era il “mostro” sardo. A meno che non si fosse già compreso che era un gatto, non era in effetti semplice capire quanto era grande, non essendoci punti di riferimento. Nell’immagine qui a sinistra, tratta dal primo servizio del telegiornale di Videolina, si vede la carcassa di fianco all’inviato della televisione e se ne possono quindi valutare le dimensioni.

Un consiglio, dunque, se trovate una carcassa misteriosa e la fotografate: ponete vicino un oggetto di dimensioni note. E’ probabile che quando andate a fare una passeggiata non portiate con voi un righello con l’indicazione dei centimetri (anche se nel mio caso è proprio così: tengo un righello da 20 centimetri in una tasca dello zaino), ma certamente avrete con voi qualche oggetto di dimensioni note: una banconota, per esempio, o una qualunque tessera di dimensioni standard (e se non avete il portafoglio, probabilmente avrete almeno le scarpe: se si vede il numero è meglio ancora).

Giorgio Castiglioni, redattore di Mah
http://bibliotopia.altervista.org/pubblicazioni/mah.htm

4 comments

  • AAAHHH!!che peccato,l’avessero trovato quelli di Voyager ci sarebbe scappata una puntata sul CUPA CHABRA.

  • Io invece propenderei per uno degli ibridi alieno/terrestre partoriti da Giovanna, quella di “Mistero” 😆

  • [quote name=”daunaltromondo”]Io invece propenderei per uno degli ibridi alieno/terrestre partoriti da Giovanna, quella di “Mistero” :lol:[/quote]
    Si e’ vero hai ragione ,come dimensioni ci sta……

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