Giornalismo superficiale

Pseudomedicine

Nelle ultime settimane alcuni fatti mi hanno portata a esprimere alcune critiche su un certo modo di fare giornalismo in Italia. Le mie sono considerazioni personali, da persona comune che legge e si informa tramite la stampa. Vorrei citare due esempi. Tutti abbiamo letto e seguito le vicende di Green Hill, l’azienda di Montichiari che alleva cani beagle destinati alla sperimentazione scientifica. Il giornalista Igor Righetti, vicino alle tematiche animaliste, ha intervistato la fondatrice e presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (Le.I.D.A.A.), Michela Brambilla, all’interno del programma radiofonico che conduce da anni per Radiouno Rai: il ComuniCattivo

Nell’intervista non sono state approfondite le motivazioni della sperimentazione animale e, a mio personale avviso, la Sig.ra  Brambilla ha riportato una frase che forse andava corretta  da parte del giornalista che in quel momento svolge il compito di servizio pubblico. La Brambilla dichiara: “Ce lo dice bene la parte più avanzata della comunità scientifica che la sperimentazione è inutile, crudele, dannosa e fuorviante per l’uomo”. Il fatto che sia inutile è una grave inesattezza, la tesi animalista prevede che in sostituzione alla SA (sperimentazione animale), esistono ormai  metodi alternativi. I metodi alternativi, che in realtà sono complementari, sono già in uso in tutti i laboratori di ricerca e hanno difatti permesso che sempre meno animali siano utilizzati per la sperimentazione, ma sappiamo tutti che questo non è sufficiente e che la SA è purtroppo necessaria. Lo spiega bene in un’intervista il Prof. Silvio Garattini: http://www.scientificast.it/?p=376&fb_source=message
Molti utenti hanno tentato di comunicare tramite Facebook con il giornalista Igor Righetti, ma lui ha censurato sistematicamente qualunque persona che non fosse di parte animalista, dichiarando esplicitamente che non voleva avere a che fare con persone a favore della sperimentazione animale. Oltre a cancellare qualsiasi commento, ha impedito la visione della sua pagina agli stessi commentatori. Ci sono state delle proteste nella pagina ufficiale di Radiouno Rai e via e-mail al direttore  Antonio Preziosi che non hanno avuto nessuna risposta. Poco dopo la pagina di Igor Righetti è stata cancellata per riapparire dopo poche ore tale e quale a prima. Igor Righetti è un esperto comunicatore e il suo slogan preferito cita: “Perché l’ignoranza fa più male della cattiveria”.
Complimenti al comunicatore!
Un secondo caso di giornalismo superficiale riguarda il cancro e un articolo uscito il 5 agosto 2012. L’articolo titolava: Tumori, scoperta choc. La rivista Nature: “La chemioterapia ne rafforza la crescita e la resistenza”.
Non cito la testata giornalistica perché decine di testate hanno dato lo stesso titolo e l’elenco sarebbe lungo. Nell’articolo non era riportata la fonte e dubito che chi lo abbia scritto abbia prima letto quella fonte. Ma un giornalista, non deve controllare le fonti prima di pubblicare? Si rende conto di quello che scrive, visto che si tratta di cancro? Immediatamente in internet è partita l’informazione distorta e i soliti commenti su complotti vari, su rimedi alternativi che funzionano ma ce lo vogliono nascondere, sulla chemio che uccide e “noi lo sapevamo” e il solito elenco di consigli sulla cura Di Bella, il bicarbonato di sodio di Simoncini, erbe magiche, intrugli miracolosi, diete del digiuno, tutto il possibile armamentario pseudoscientifico e pericoloso. Grazie alle ricerche (lavoro che avrebbe dovuto fare il giornalista), abbiamo trovato lo studio pubblicato su Nature che infatti dice un’altra cosa, a parte che ci sono molti tipi di tumore e terapie,  nell’articolo si parla del tumore della prostata che mostra una forte resistenza al trattamento chemioterapico, si è però scoperto il meccanismo della resistenza, che viene gestito non dal tumore stesso ma da alcune cellule che lo circondano (i fibroblasti), quindi è una buona notizia perché ora si potrà progredire e trovare terapie più efficaci.
Non credo che la situazione possa migliorare di molto, quindi cari lettori, leggete bene quel che viene scritto sulla stampa e verificate sempre le fonti.

Qui, lo studio scientifico originale:

http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.2890.html

http://www.sciencedaily.com/releases/2012/08/120805144809.htm

Rosa Contino

4 comments

  • Ottima e puntuale contro informazione. Non convincerá gli animaloidi ma, forse, servirá a fare riflettere qualcuno ancora in grado di farlo. Il giornalista predilige le fonti (di guadagno) che gli convengono e spesso si INVENTA le notizie. Cosí va la vita….

  • Purtroppo la qualità dell’informazione giornalistica è oramai molto bassa.
    Cose come “verificare le fonti” vengono, quotidianamente, sacrificate per il titolo ad effetto, per spuntare quelle copie in più.

Lascia un commento

diciassette − otto =