Coronavirus e informazione

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Un paio di mesi fa circa, succede che, nella città di Wuhan (provincia di Hubei, Cina) viene rilevato un focolaio di polmonite di causa sconosciuta. L’epidemia si espande velocemente ed è causata da un nuovo coronavirus. A tutt’oggi, casi di questo nuovo coronavirus sono presenti in molti paesi del mondo. In Europa, l’Italia ha il maggior numero di contagi e, purtroppo, anche qualche decesso. Ci sono focolai ben distinti nel nord Italia. Da circa dieci giorni è il caos e molte persone sono in preda al panico: mascherine e disinfettanti presi d’assalto, supermercati saccheggiati per avere scorta di cibo, l’informazione in tilt: capita perfino che scienziati, medici e divulgatori scientifici litighino tra loro pubblicamente. Abbiamo letto di litigi tra il Prof. Roberto Burioni (Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia) e il Dr. Salvo Di Grazia; medico molto conosciuto e stimato che si occupa da molti anni di divulgazione medica dalle pagine del suo Blog MedBunker, litigi con la Virologa Maria Rita Gismondo (Direttrice del Laboratorio Diagnostica Bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano), sempre con protagonista il Prof. Burioni. Questo solo all’inizio, poi via via, si aggiungono altri esperti in disaccordo e non manca anche il disaccordo tra i politici, comprensibilmente in difficoltà, in quanto costretti a prendere difficili decisioni sulle misure di emergenza da adottare, onde evitare l’espandersi dell’epidemia. Sono state chiuse le scuole delle regioni del nord Italia, estese limitazioni a esercizi pubblici, agli spettacoli, allo sport.. ecc.
In tutto questo regna una grande confusione e di certezze ce ne sono poche. Per ora, di positivo, si è visto che questo nuovo coronavirus ha un basso tasso di mortalità e pochissimi casi che si rivelano gravi, ma è importante contenere i contagi per non mandare in crisi gli ospedali.
Possiamo dire: un virus che causa una malattia più grave di un’influenza, ma non certo la peste.

Un’ultima ora: il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincendo D’Anna, dichiara (come riporta il sito Dagospia) che il coronavirus italiano sarebbe slegato da quello cinese:

“Sembra che tale virus sia domestico e non abbia cioè alcunché da spartire con quello cinese proveniente dai pipistrelli. Un virus padano, per dirla tutta, esistente negli animali allevati nelle terre ultra concimate con fanghi industriali del Nord”.

Questo aggiunge ulteriore confusione nella popolazione. Per fare un po’ di chiarezza ho chiesto aiuto al Dr. Salvo Di Grazia, Medico Chirurgo specialista in Ostetricia e Ginecologia, scrittore, divulgatore scientifico e autore del famoso Blog MedBunker

Benvenuto Dr. Di Grazia, cosa ne pensa della situazione in cui ci troviamo in Italia per quanto riguarda l’informazione e la divulgazione scientifica, in queste settimane?

Diciamo che siamo passati da un’epoca nella quale nessuno faceva divulgazione medica, almeno tra gli addetti ai lavori (medici, scienziati) a oggi quando tantissimi provano a farla. A volte con utilità, altre volte facendo solo confusione e creando un vortice di informazioni eccessive e spesso non corrette.

Può una informazione confusa generare ulteriore panico nella popolazione?

Direi proprio di sì. Prima di tutto disorienta. Il cittadino legge un professionista che sostiene una cosa e un altro, magari dello stesso livello di competenza, che sostiene l’opposto. Questo succede perché alcuni professionisti, probabilmente bravissimi nel loro lavoro, non sanno comunicare, non hanno l’abitudine a parlare con il pubblico, non sanno trovare le parole giuste e, spesso, non si rendono conto che un termine tecnico può essere frainteso.

Dell’ipotesi che il virus sia presente in Italia da ottobre, ipotesi formulata da Enrico Bucci, docente alla Temple University Usa, che ne pensa?

Che è molto probabile. Ovviamente è anche plausibile. Probabilmente all’inizio di questa epidemia avevamo molti casi scambiati per influenza o polmonite (e sono segnalati alcuni piccoli focolai di polmonite proprio prima della fine dell’anno). Non conoscendo bene questo nuovo virus, ogni sintomo tipico dell’influenza era, ovviamente, catalogato come sindrome influenzale.

E cosa ne pensa delle dichiarazioni del Presidente dell’Ordine dei Biologi, per cui il virus sarebbe un virus “padano”?

Non c’è nessuna evidenza di questa bizzarra ipotesi e anzi ci sono tutti i dati dei virus isolati in Cina e in altre nazioni (Italia compresa) in un database on line, quindi non è così difficile per un addetto ai lavori capire che il virus “italiano” è lo stesso che abbiamo isolato in Cina. Non sono neanche sicuro che il presidente dell’ordine dei biologi abbia detto una cosa del genere, un biologo non l’avrebbe detta mai.

Da pochi giorni assistiamo al rallentamento dei contagi in Cina, è positivo questo?

Certo.  Anche se, per certi versi, prevedibile. Più che altro ci ha dato la prova che i cinesi hanno fatto un lavoro incredibile. Probabilmente con severità, qualcosa ci fa pensare anche troppa ma i risultati sono proprio sotto gli occhi di tutti. Dopo un periodo di stabilità e poi di riduzione, ora dovremmo assistere a un lungo periodo di “piccoli focolai”, con pochi casi, concentrati che progressivamente diminuiranno ancora. Tutto merito delle grandi operazioni di contenimento e mitigazione fatte dai cinesi.

Quali notizie veramente attendibili abbiamo finora? Quali sono i dati ufficiali dell’OMS?

Sono quelli pubblicati nel loro sito. Con il fatto che ormai l’epidemia si è diffusa anche in altri paesi conviene però guardare le statistiche per singola nazione. Prima guardavamo solo alla Cina ora, per noi, conviene guardare all’Italia. Si sta assistendo alla classica evoluzione di un’epidemia, la fase “esponenziale”, dopo un aumento “graduale” ora assisteremo per qualche giorno a aumenti “improvvisi” a grandi gruppi. Non più cinque sei contagi al giorno ma 400-600 contagi. Se noi italiani saremo stati bravi con le misure di controllo a questa fase seguirà la stabilizzazione e poi la diminuzione. Speriamo bene.

Abbiamo anche letto di un paio di casi di recidive, persone che si sono infettate una seconda volta, si sa qualcosa di più?

Il sospetto sempre più forte è che queste persone in realtà non fossero mai guarite dalla malattia. La guarigione da una malattia si può definire quando gli esami ci dicono sia sparita. Molto probabilmente nel caso dei primi giorni e nel super lavoro conseguente, qualche caso sarà stato dimesso solo perché non presentava sintomi e quelli che aveva erano regrediti. Basta pochissimo per farli tornare, il sistema immunitario è debole e provato dall’infezione virale e qualcuno potrebbe avere ricadute. Ecco, sarebbe talmente strana una “re infezione”, soprattutto in così poco tempo, che questa è la spiegazione più probabile.

Un’ultima domanda non in argomento: so che a breve uscirà il suo prossimo libro, ci può anticipare qualcosa?

Stavolta parlerò del mio lavoro e per questo sono particolarmente contento. Il libro sarà dedicato alla salute della donna, con un occhio alle bufale, alle false notizie e alle cure non necessarie per la salute femminile. Non è un libro di medicina ma per il pubblico. Mi sono anche reso conto che ci sarà qualcuno che non troverà l’argomento che magari sperava venisse trattato ma ci sarebbe voluto un libro lunghissimo. Ho preferito concentrarmi sugli argomenti più pratici e frequenti, come la menopausa, la contraccezione, lo screening delle malattie e certi farmaci. Sono particolarmente emozionato per la sua uscita e l’ho dedicato, ovviamente, a tutte le donne.

 

La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato

Rosa Contino

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