Hai fallito Galileo

Complotti

Oggi vorrei portare avanti, su queste pagine, una divagazione personale, anche se sicuramente condivisa da molte persone, su come stanno andando le cose riguardo alla percezione della scienza da parte dei frequentatori dei Social Network e in particolare Facebook. Come dico sempre il Web è stata una grandissima scoperta, ma leggendo quello che ha permesso in poco meno di venti anni la creatura di Tim Berners Lee c’è poco da essere rassicurati. Fa accapponare la pelle.

Galileo Galilei millanta anni fa ormai, dato che il suo operato si perde negli eoni della storia, gettò le basi del metodo scientifico. Una cosa semplicissima che non necessita necessariamente di un titolo accademico o di studi per capirla e che in soldoni dice semplicemente: hai un’ipotesi > sperimentala > proponila agli altri > valuta le reazioni > fai le dovute modifiche > ricomincia dal punto due > ecco la soluzione. In definitiva quello che fa ogni bambino nelle prime fasi della crescita, ma per i frequentatori del web non è così.

La scienza è una cosa da combattere, le versioni ufficiali sono sbagliate perché se fossero giuste non sarebbero ufficiali, la scienza accademica è dogmatica e va contrastata, tutto ciò che non viene riconosciuto dalla scienza è perché questa vive foraggiata dalle multinazionali che impediscono la vera ricerca, non servono sperimentazioni basta saper osservare e cercare, la vera informazione si fa sul web perché è un mezzo non manipolabile dalle multinazionali, le vere informazioni si trovano nei video di You Tube, i titoli accademici e gli studi non servono a niente, se una cosa viene detta dai canali ufficiali è falsa se invece appare in un sitarello sfigato di qualche ricercatore indipendente è sicuramente verità… Mi fermo qui perché per elencare tutte le scemenze antiscientifiche richiederebbe tutto lo spazio che il database dell’hosting mi mette a disposizione.

Allora si arriva, come facciamo spesso noi, a controbattere con dati acclarati e dimostrati per sentirci dire che siamo collusi, pagati, disinformatori (quando siamo fortunati) o, in mancanza di prove varie, alla minaccia, all’offesa o, come acacduto sia a noi che ad altri, alla querela che sistematicamente viene archiviata dalla magistratura, naturalmente anche essa collusa e corrotta dato che da ragione alla ragione, scusate il goco di parole.

In questo marasma trovano terreno fertile i vari Vannoniani, scorpioniani, medicoalternativi, complottisti, sciachimici, Simonciniani, antivaccinisti, antivivisezionisti, antitrapiantisti e chi più ne ha più ne metta.

I loro argomenti sono molto validi e denotano sempre una predisposizione al dialogo che si concretizza con epiteti che a ritenere offensivi è una mascheratura della realtà.

Se provi a lanciargli una sfida si tirano indietro dicendo che non discutono con chi non vuole capire.

Se accetti una delle loro sfide dopo un po’ si tirano indietro per il motivo di cui sopra.

Devi accettare passivamente quello che dicono per non incorrere nella loro arroganza offensiva e per evitare i confronti arrivano a bannare o addirittura, come accaduto ieri ad alcuni di noi, a segnalazioni ingiustificate al servizio censura di Facebook che vengono prese in considerazione automatica dalla scimmia dall’altra parte del terminale e ti ritrovi l’account bloccato per 12 ore senza sapere nememno il motivo.

Eppure quello che chiediamo noi è una cosa semplice: seguire le basilari regole del metodo scientifico. Nulla più.

Hai fallito Galileo, hai rischiato la vita inutilmente in nome della scienza e del progresso. Riportando una massima letta qualche anno fa, di cui ignoro l’autore, la popolazione mondiale sta aumentando di numero, ma il suo quoziente intellettivo sta diminuendo. Se non ne è una prova quello che sta accadendo…

Sempre pronti a confronti costruttivi con chi ne ha veramente voglia.

Luca Menichelli

9 comments

  • Mi hai fatto venire i brividi.
    Condivido anche le virgole.
    Breve, ma efficace. Ma quelli che usano internet contro la scienza lo sanno che usano un mezzo della scienza?

  • La citazione corretta è “La popolazione mondiale sta aumentando ma il quoziente intellettivo globale è costante” … e comunque tutto ciò è sempre molto triste.
    Come leggevo in un post ieri: [b][i]combattere il complottismo e la pseudoscienza è un dovere morale.[/i][/b]

  • Agli albori della televisione italiana vennero creati programmi educativi (per citarne un paio “Non è mai troppo tardi” di Manzi e “Telescuola” con Rispoli e altri). Una nuova tecnologia, dal potenziale immenso, utilizzata in modo corretto. Nel tempo, questo buon uso, è andato deteriorandosi tanto che adesso sono rimaste solo poche isole felici.

    Anche internet è una tecnologia dal potenziale immenso, ed inizialmente aveva la sua Netiquette… Autoregolamentazione che veniva quasi sempre osservata in automatico da tutti, chi non lo faceva veniva allontanato.

    E’ un vero peccato veder bruciati due mezzi tecnologici così importanti per l’avanzamento della cultura umana. Personalmente spero sempre possano entrambi risollevarsi.

    Mi permetto di consigliare a tutti un film che, nella sua comicità, tratta in modo estremamente serio proprio questi temi. Idiocracy: un film diretto da Mike Judge e uscito nel 2006.

  • Un post quasi antropologico. Per me non si tratta solo di analfabetismo scientifico a questo punto, bensì di analfabetismo filosofico: è proprio l’incapacità di ragionare alla base della “sconfitta” di Galileo.

  • Inoltre gli argomenti degli animalari mostrano una conoscenza inferiore a quella di un ragazzo delle medie inferiori.
    Ma soprattutto lo studio “tradizionale” è i-n-d-i-s-p-e-n-s-a-b-i-l-e. Avere tutta la conoscenza a disposizione non serve a nulla se uno non ha le basi, e le basi si formano in un solo modo: studiando, superando gli esami. Solo se si è ***costretti*** a superare un faticosissimo esame si possono imparare certe cose. Ci sono argomenti (statistica, tecniche di ricerca e di analisi dei dati) che NESSUN complottaro animalaro conosce minimamente. Io sono psicologo e se non fossi stato costretto certi argomenti non li avrei mai scelti, non sono per niente affascinanti, non offrono alcuna certezza, né consentono di accusare nessuno di “sadismo crudele contro gli animali”; ma dopo ho imparato qualcosa.

  • Non posso fare altro che scoppiare in una standing ovation per questo articolo. Condivido anche la punteggiatura.

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