Qualcosa si muove, ma al contrario

Complotti

Noi di Scetticamente ci siamo sempre ripromessi di evitare di parlare di politica e non è certo con questo articolo che manifestiamo l’intenzione di disattendere ai nostri propositi. Allora di che stiamo parlando? Perché questa premessa? Volenti o nolenti tutti siamo dentro la politica, anche se non ne discutiamo apertamente, subendo in maniera passiva le decisioni che i vari eletti impongono in nome della democrazia. Nulla e nessuno è esente da questo iter nemmeno chi, come noi, si interessa di Scienza, Pseudoscienza e Paranormale in generale.

Lo spunto che ha convinto il sottoscritto scrivente a comporre questa elucubrazione polemica sulla politica Italiana è una serie di delibere e iniziative intraprese dai nostri rappresentanti che hanno come protagonisti gli argomenti che trattiamo nel nostro sito.

Archiviata l’iniziativa di Le Scienze (qui e qui) che ha saggiato l’impegno dei candidati alle primarie del PD circa la ricerca e la Scienza, si viene a conoscenza che la Camera della Repubblica Italiana ha emanato un DDL sulle professioni non regolamentate che, a detta di molti, “colma una lacuna che va avanti da decine di anni”. In pratica i nostri politici hanno legittimato delle professioni che prima di allora venivano espletate in maniera, diciamo, non del tutto legale. Una buona cosa, si potrebbe dire, ma dato che tra le le professioni neo regolamentate appaiono anche astrologi, pranoterapeuti, operatori olistici, osteopati, iridologi, bioterapeuti, esperti yoga e altre figure che evito di elencare per evitare tediose elencazioni. Tutto normale questo? In un mondo in cui ci si sta ad interrogare sulla necessità di mettere al bando l’Omeopatia in quanto non ha dimostrato la sua scientificità, emblematiche la class action americana nei confronti di un’azienda di prodotto omeopatici e la decisione del governo Spagnolo di rendere tali prodotti non idonei allo scopo, nel nostro bel paese si sta valutando l’ipotesi di rendere l’acqua dinamizzata dispensabile, a spese nostre, dal SSN.

In un mondo in cui si cerca scientificità appare un paese, l’Italia, in cui si rendono legalizzate professioni che sfruttano pratiche non riconosciute dalla scienza. Sinceramente qualcosa non torna agli occhi del sottoscritto anche se, guardando il lato positivo, ci saranno più professionisti che dovranno pagare le tasse. Come disse l’Onorevole Giulio Andreotti “A pensar male si commette peccato, ma a volte si indovina”, fosse questa la causa dell’approvazione del DDL? Oppure ha prevalso la solita tendenza a voler accontentare il popolo a discapito della ricerca scientifica. Qualsiasi sia la causa forse non ci si rende conto dei rischi connessi alla legalizzazione di pratiche che fino a ieri, sempre legalmente, facevano parte di superstizione e pseudoscienza. Cosa intendo? Che molte persone potrebbero essere spinte a lasciare i canali tradizionali per dedicare tutto a queste pratiche, che i professionisti di queste pratiche ora si moltiplicheranno a dismisura proponendosi come qualcosa di normale e, siccome alternativo, anche migliore. Ma la politica ha deciso e noi accettiamo passivamente gli effetti di questa democratica decisione.

Se non bastasse, più recentemente, è balzata all’occhio della cronaca una interrogazione parlamentare riguardante l’argomento UFO. Non mi dilungo molto al riguardo, ne hanno già parlato ampiamente e egregiamente Le Scienze e Queryonline e rimando alla lettura degli articoli linkati per un approfondimento. Mi soffermo su un punto in particolare e cioè sul fatto che questa non è la prima interrogazione riguardante argomenti “particolari”. I nostri politici si sono interessati molte volte, con altrettanti nulla di fatto, alle Scie Chimiche, Ufo, Medicine alternative denotando una scarsa conoscenza scientifica e accontentando i vari paranoici complottisti che vedono il male in tutto. Nulla da ridire sul diritto di ognuno ad avere la propria opinione e nemmeno sulla possibilità di chiedere a chi ci rappresenta di prendere provvedimenti, ma in un contesto di profonda crisi in cui si chiede ai nostri amministratori di intervenire per migliorare le sorti di un paese che non naviga certo in buone acque, che sta diventando il fanalino di coda di una Unione Europea sempre più vacillante, che ha perso il suo italico orgoglio di ex superpotenza economica e sociale, intervenire con interrogazioni che non stanno né in cielo né in terra forse rappresenta un pretesto in più per essere insoddisfatti della nostra classe politica, qualsiasi colore abbia.

Luca Menichelli

4 comments

  • quaste storie per non ammettere le scei chimiche. Anche i politici hanno aperto gli occhi e spero ne arrivino altri che non si piegano al vostro sporco gioco.

  • [quote name=”Restituite il mondo”]quaste storie per non ammettere le scei chimiche. Anche i politici hanno aperto gli occhi e spero ne arrivino altri che non si piegano al vostro sporco gioco.[/quote]
    No, semplicemente si sono resi conto che certe persone, facendo lavori non regolamentati non pagavano le dovute tasse, così invece tutti i ciarlatani che parlano di scie dovranno dichiarare al fisco le loro entrate se non fanno altro per vivere.

  • La paura The MaXx e’ anche dovuta al fatto che le “scei chimiche”potrebbero diventare scette chimiche!!!Caro Restituite il mondo,non so perche’. ma qualcosa ti accomuna a”cssc sopra roma”.

  • Le premesse che spiegano alcune delle decisioni dei nostri governanti su questi argomenti sono fondamentalmente due: una basilare ignoranza scientifica (certo non possiamo pretendere che tutti i nostri legislatori siano esperti e/o laureati in scienze mmffnn, ma manco le basi da liceo?!?! E se proprio chiedi a un esperto cacchio) e un profondo bisogno di batter cassa mantenendo le poltrone (per questo magari il riflessologo plantare me lo mettono a pagare le tasse e la prostituta no…).

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