Scientia et Causa – Un nuovo strumento per la Scienza

Approfondimenti

Il primo volume della collana Scientia et Causa. Il lavoro del divulgatore scientifico è un’attività tutt’altro che semplice. Trovare posto poi nel campo dell’editoria divulgativa è un’impresa che veramente rasenta l’eroico. Purtroppo l’attenzione dei lettori si va sempre più rivolgendo verso chi si discosta dal parere scientifico, propriamente detto e abbraccia quelle che vengono definite “Scienze non ufficiali” o “Scienze di confine”. Già di per sé è errato considerare “Scienze” delle pratiche che non hanno nulla a che vedere con il pensiero scientifico, dato il fatto che, nella maggior parte dei casi, non seguono i canonici parametri per poter essere considerate parte della scienza, ma si basano su affermazioni non verificate provenienti da “scienziati” che riscuotono un grande successo semplicemente perché non si “uniformano alla massa”. La scienza definita “ufficiale” viene così messa alla gogna e considerata un impedimento alla “scienza vera” fatta di inverosimili teorie a cui non segue una idonea dimostrazione. In questi ambienti spesso si considerano prove di veridicità il fatto che la Scienza, definita ottusa e dogmatica, non vuole riconoscere determinate pratiche come scientifiche.

Il clima non è dei migliori per chi vuole seguire il percorso canonico puntando sulla divulgazione della Scienza. Negli scaffali delle librerie è facile trovare nella stessa sezione decine di libri che trattano di pratiche new age, medicina alternativa, scienze di confine e un paio che seguono, coraggiosamente, le classiche linee guida del metodo scientifico.

A seguire questo modello di divulgazione scientifica è la C1V Edizioni, che ha puntato su una collana incentrata su testi che seguono la verifica scientifica come dovrebbe essere. Ne parliamo con il curatore della Collana “Scientia et Causa” Armando De Vincentiis, psicoterapeuta, divulgatore scientifico e nostro vecchio amicocicappino.

Ciao Armando, innanzitutto grazie per questa nuova intervista e ben ritrovato:

Grazie a te, è sempre un piacere.

Iniziamo dalle presentazioni, per chi non ti conosce.
Beh, immagino che ormai conosciate il mio lavoro e la mia passione in campo divulgativo. Sono uno psicologo clinico e psicoterapeuta da sempre appassionato di psicologia dei fenomeni insoliti e, in modo particolare, di psicologia dei fenomeni religiosi. Già con voi discussi, proprio in questa sede, dei miei lavori sui fenomeni mistici, gli indemoniati e i rapimenti alieni.

Nella tua carriera di divulgatore scientifico ti sei spesso interessato allo studio dei fenomeni paranormali o comunque insoliti. Perché questa passione? C’è qualche fatto in particolare che ti ha spinto ad interessartene?
La scelta su questi fenomeni è dettata sia da passioni che porto con me da tempo sia dalla mia esperienza clinica e dall’attività di consulente scientifico del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni Pseudoscientifiche),che mi hanno consentito di osservare come certe credenze siano, spesso, alla base di molta sofferenza psicologica. Quindi clinica e divulgazione scientifica, ritengo, possono aiutarsi a vicenda anche nella soluzione di problematiche psicologiche oggettivamente serie.

Armando De Vincentiis
Armando De Vincentiis

Parliamo della tua ultima avventura: la collaborazione con il Gruppo C1V Edizioni per la diffusione della collana di divulgazione scientifica “Scientia et Causa”. Di cosa si tratta e come è nata l’idea?
La collaborazione con C1V è nata strada facendo, lo stesso editore, Cinzia Tocci, sentiva l’esigenza di dare il suo contributo alla scienza e nel contrastare il dilagare di notizie scientificamente infondate che girano ovunque. C’è molta editoria che ospita titoli sensazionalistici che, mascherati dietro un’apparente trattazione scientifica, propagandano le teorie più assurde e scientificamente infondate. Dai poteri della mente alla vita dopo la morte, dalle diete miracolose alle cure miracolose. Spesso il linguaggio utilizzato fa molta presa perché usato ad hoc per sostenere ciò che non è sostenibile. La collana “Scientia et Causa” nasce proprio per dare una visione alternativa e, soprattutto fondata. Ma soprattutto per offrire anche un aiuto agli utenti nella comprensione di temi controversi e per i quali è necessaria una decisione. Ad esempio… se vaccinarsi, se ci sono rischi e cose simili. Ecco che il primo volume prende proprio questo in considerazione ed è così che è nata l’idea del testo sui vaccini. Un contributo non solo alla conoscenza ma, soprattutto, un aiuto operativo che possa contribuire a eliminare paure ingiustificate e compiere scelte serene. Troppa disinformazione terroristica necessita di una controparte autorevole e fondata. La task force riunita per questo lavoro è fatta da scienziati, specialisti ed esperti della comunicazione scientifica che hanno unito le loro conoscenze per contribuire alla mission, che non è solo della collana ma di tutti coloro che hanno a che fare con la comunicazione della scienza.
Il libro spiega in modo chiarissimo qual è il contributo dei vaccini alla scienza e alla medicina, perché si mantengono in vita certe paure infondate e, soprattutto perché sono infondate. Si dice che ognuno è libero di compiere scelte del tipo… vaccinarsi sì o no, ma una scelta non è veramente libera se non ha la conoscenza di fondo. Questo testo permette di scegliere con la consapevolezze della reali conseguenze di questa scelta. Fornisce, quindi, quella conoscenza adeguata per poter dire “se vaccino ecco cosa non accadrà” e “se non vaccino ecco cosa accadrà” a mio figlio e agli altri. Mi piace pensare che possa rendere più responsabili. E questo perché fornisce, con i suoi capitoli scritti da professionisti davvero autorevoli in materia, tutto ciò che è necessario sapere e risponde a domande, una volta per tutte fondate quali: i vaccini fanno male? Provocano l’autismo oppure no? Cosa accade alla comunità se non vaccino i miei bambini? E come sono nate queste idee sulla pericolosità dei vaccini? E altro….

Progetti per il futuro? Cosa ci riserva “Scientia et Causa”?
In linea con la mission, ci sono già altri volumi in progress. Tra questi, ci stiamo occupando di criminologia e i miti ad essa contornati. Quante volte abbiamo sentito in tv che una persona colta da un raptus ha ucciso la sua famiglia? Ma siamo sicuri che le cose siano andate davvero così? Ecco un esempio di lavoro che ci accingiamo a fare, dare risposte in questo senso. Inoltre, ci occuperemo di cibi cancerogeni, di intolleranze alimentari: quanta gente si sottopone a diete drastiche perché ha avuto una diagnosi di intolleranza “inesistente”? Beh, ce ne stiamo occupando, con l’obiettivo di fare chiarezza anche su questa storia. E, ancora, un altro argomento che ha fatto cronaca: la cosiddetta sindrome da alienazione parentale (PAS) esiste? Non esiste? Vuol dire altro? Anche in questo caso ho riunito una task force di specialisti che è già lavoro per fare chiarezza. E ci occuperemo anche di giornalismo pseudoscientifico, bufale attribuite alla meccanica quantistica, i falsi storici e altri temi del genere. Insomma, ci daremo da fare.

Grazie Armando e tienici aggiornati.

Per approfondimenti: http://www.c1vedizioni.com/#!collana-scientia-et-causa/cb7

Luca Menichelli

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