Pharmavegana: etica e marketing

Approfondimenti

In Italia vegetariani e vegani sono in aumento. Le cifre ufficiali parlano di 4,2 milioni di vegetariani, di cui fanno parte circa mezzo milione di vegani, i più radicali, che scelgono di non utilizzare prodotti derivati dallo sfruttamento o dall’uccisione degli animali e che rifiutano i farmaci sperimentati su animali. Nel maggio di quest’anno è stato presentato il progetto Pharmavegana Cosmofarma Exhibition (Fiera espositiva nell’ambito dei prodotti e servizi legati al mondo della farmacia), una rete di farmacisti ad alta specializzazione per vegetariani e vegani. Partita a novembre 2013, Pharmavegana ha avviato un percorso formativo per farmacisti specializzati per le esigenze del mondo vegetariano e vegano. Il percorso si articola in quattro anni formativi, ma sono già ora operativi, in un centinaio di farmacie dei nostri comuni, i farmacisti che hanno superato il corso base di un anno.

L’accordo è stato siglato tra Pharmavegana, Associazione Vegani Italiani Onlus e VeganOK Network. L’azienda promotrice è la Sitar Srl che oltre a produrre medicinali naturali si occupa anche di formazione per farmacisti attraverso la società Calantha, fondata nel 2013 per promuovere la diffusione delle nuove conoscenze della Medicina Funzionale Evoluta.
Come spiega David Giarrizzo, amministratore del gruppo Sitar: “Lavoriamo nel settore della medicina naturale, e negli ultimi anni abbiamo potuto osservare una crescita enorme di persone che riducono le proteine animali e, successivamente, diventano vegane. Ed è nettamente in crescita, soprattutto all’estremo Nord, anche il numero di persone che diventa vegano direttamente, senza passare per la fase vegetariana. Il 50% di queste persone fatica ad entrare in farmacia, perché non ritiene di trovare persone in grado di offrire consigli adeguati. Il 70% compra integratori su Internet, nei negozi di biologico o in erboristeria. E anche qui non sempre trova risposte. Il progetto della rete Pharmavegana nasce proprio per dare “la possibilità a questa popolazione , quotidianamente e gratuitamente, di accedere a una consulenza, come è

 Red Canzian alla presentazione di Pharmavegana
Red Canzian alla presentazione di Pharmavegana

normale per tutti gli altri cittadini”.

In un articolo di Repubblica, vengono riportati anche i costi di questa formazione e la concorrenza che si verrà a creare tra le associazioni, come spiega la presidente di Assovegan, Renata Balducci tra le righe dell’articolo:

Quanto il settore sia in crescita lo dimostra la nascita di una seconda organizzazione che intende formare farmacisti. Nasce dall’associazione Assovegan, che fino a poco tempo fa collaborava con Pharmavegana ma poi per divergenze di vario tipo ha deciso di fare da sola. “La nostra è una visione etica – spiega la presidente Renata Balducci – e infatti tutti coloro che fanno i nostri corsi, nutrizionisti, medici, pediatri, sono loro stessi vegani”. E così è iniziata anche la concorrenza.

In vari siti e blog di associazioni vegan o di cultura vegana si fa largo lo slogan “giù le mani dai vegan”, il progetto è molto criticato ed è visto più come un’operazione commerciale. Alcuni giornalisti scrivono che ora, in queste farmacie, si potrà ricorrere alla consulenza di un professionista specializzato nel consigliare integratori e farmaci consoni alla filosofia vegetariana e vegana. I farmaci vegani non esistono e anche Veganzetta (notizie dal mondo vegan e antispecista) lo ribadisce.

Nella mia città sono operative, ad oggi, tre farmacie che hanno aderito al progetto. Mi sono recata in una di queste per richiedere alcune informazioni. In definitiva, il farmacista formato non farebbe altro che dare informazioni al cliente sulle aziende sulle quali sia meglio orientarsi in base alle sue esigenze, su ciò che contengono i prodotti e sul fatto che siano o no di derivazione animale. Come mi ha spiegato la farmacista, il cliente vegano, al bisogno e per malanni lievi, usa alcuni fitoterapici e omeopatici, ma in caso di vera necessità usa anche i farmaci. Quindi, che dire? Tanto rumore per nulla!

Rosa Contino

2 comments

  • Mi ero spaventato pure io.grazie delle delucidazioni Rosa.Mi e’caduto un po’ Red Canzian mi dispiace,fino alla metà degli anni 80 in cantina piccolo gruppetto che eravamo .chitarra basso tastiera batteria e tanti pezzi dei Pooh.Ma da quando Red e’ così vegano?

  • Ciao Luk, ho solo voluto riportare le informazioni corrette, non ho nulla contro vegani o vegetariani, il problema sono la frangia estremista e violenta. D’altronde ognuno è libero di fare le proprie scelte 🙂 Per quanto riguarda Red Canzian, qui c’è il suo sito: http://www.redcanzian.it/vegano-vero.html

    [quote name=”LukBlacks”]Mi ero spaventato pure io.grazie delle delucidazioni Rosa.Mi e’caduto un po’ Red Canzian mi dispiace,fino alla metà degli anni 80 in cantina piccolo gruppetto che eravamo .chitarra basso tastiera batteria e tanti pezzi dei Pooh.Ma da quando Red e’ così vegano?[/quote]

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