Fantarcheologia

Libri

Michele Neri
Fantarcheologia
Collana: Saggi
Data di pubblicazione: 2013
176 pagine
€ 14.00
ISBN:9788866521488
Il fascino del mistero non conosce confini né spaziali né temporali ed è proprio dal passato che spesso affiorano i più succulenti spunti di speculazione legati a teorie bizzarre che, malgrado la loro infondatezza, riscuotono sempre maggiori successi. Presunti contatti con tecnologie aliene, presunte conoscenze superiori da parte dei popoli antichi, oggetti che sembrano usciti fuori dal contesto, storie fantastiche e mitologiche spacciate per testimonianze reali.
Dalle OOPARTS alle tecnologie misteriose, nelle librerie ormai si trova di tutto. Poche eccezioni escono dal coro cercando di contrastare questo dilagare di irrazionale ricerca del mistero dove non c’è. Il libro Fantarcheologia dell’archeologo Michele Neri è uno di questi. Analizza pochi casi, ma di quelli più in voga negli ambienti new age dediti alle teorie dell’antico astronauta. A rendere ancor più interessante il libro è la prefazione di Massimo Polidoro, che già in altre occasioni si è interessato all’argomento con testi che fanno parte della biblioteca di ogni appassionato del settore e quello di Michele Neri è un libro che merita di essere posto sugli scaffali della biblioteca personale accanto a quelli del segretario del CICAP. Facciamo quattro chiacchiere con l’autore del libro, poche parole giusto per conoscerlo un po’.

Ciao Michele, innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista.
Essere vostro ospite è un onore e un piacere in quanto seguo con grande interesse le attività che svolgete.

Il tuo libro raccoglie in pieno il nostro interesse verso il mistero, potresti parlarci un po’ del tuo interesse verso la fantarcheologia?
La ricerca archeologica ha carattere tecnico-scientifico e davo per scontato l’impossibilità di poter valutare i reperti in altro modo ma il prof. Antonio Gottarelli, dell’università di Bologna, mi diede in prestito un libro: rimasi seriamente sconvolto. Turbamento dovuto principalmente dal fatto che le teorie fantarcheologiche erano seriamente seguite e per giunta da un pubblico molto vasto. Da lì a poco iniziai a studiare in modo approfondito la questione e più acquisivo dati, nozioni, riferimenti bibliografici più aumentava il vuoto del silenzio da parte del mondo scientifico. A parte divulgatori scientifici del calibro di Massimo Polidoro e James Randi pochi altri rispondevano alle fantasiose teorie fantarcheologiche. Questo è il motivo per il quale decisi di scrivere il mio libro, non solo per confutare le teorie pseudoscientifiche ma anche per dare uno strumento di analisi e poter dire a tutti i lettori che nel fare scienza non vi è nessun complotto, fare ricerca archeologica è un’esperienza meravigliosa.

Nei tuoi studi ti sei mai imbattuto in qualche fenomeno che ti ha lasciato intendere che esistesse qualche fenomeno autentico di fantarcheologia?
Assolutamente no. Lo scavo archeologico segue criteri scientifici e il materiale di scavo viene valutato in modo interdisciplinare, questo significa che per arrivare ad una conclusione si confrontano diverse discipline e tutti i risultati devono convergere altrimenti fantastichiamo. Io ci vedo una cosa tu un’altra. Andiamo lungo un fiume, scaviamo un argine e troviamo ciottoli scheggiati di diversa forma, per me sono frecce risalenti al periodo paleolitico mentre per te sono pietre usurate. Come si decide la ragione?

Se si parla di ooparts il campionario è molto vasto, nel libro ho visto che ti sei concentrato in pochi casi di archeologia misteriosa. Possiamo prenderlo come un presagio per lavori futuri che completino il quadro?
Il libro ha carattere divulgativo e la trattazione degli argomenti ha riguardato i casi più emblematici ma come giustamente fai notare il quadro ha una cornice molto vasta, oltretutto, mensilmente vengono pubblicati libri e romanzi con ipotesi del paleocontatto, così facendo si cerca di mettere in discussione le origini dell’uomo scansando l’evoluzionismo a favore di alieni con conoscenze superiori concesse poi a pochi popoli che avrebbero lasciato opere architettoniche misteriose o gli OOPArt appunto. Qui la questione si fa seria anche perché i social network la tv e internet sono mezzi molto usati e l’opera di divulgazione scientifica si fa difficile e sempre più importante, ma di questo sia il CICAP che www.scetticamente.it sono consapevoli. Si, comunque si, potrebbe essere necessario un ampliamento degli argomenti ma mi piacerebbe affrontarli magari in un romanzo.

Grazie Michele e in bocca al lupo per la tua carriera letteraria.
Crepi. Grazie a Voi e buon lavoro, complimenti.

http://www.soveraedizioni.it/schedalibro/17233/Fantarcheologia

https://www.facebook.com/#!/michele.neri.391?fref=ts

Luca Menichelli

 

One thought on “Fantarcheologia

  • In bocca al lupo anche da parte mia,sara’al piu’ presto negli scaffali di casa mia.Saluti. Luca Neri Cesena.

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